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"Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella": è la frase completa, attribuita a Galileo Galilei, che dà origine al titolo di questo libro. Un libro che prova a raccontare l'amore contrastato fra spirito e materia non con la freddezza del saggio, ma con il calore della narrativa: un alternarsi di "storie" (le tappe dello svolgersi di quella relazione nei secoli) e di "cammini" (i reportage dei viaggi a piedi dell'autore alla ricerca della propria interiorità, prima ancora che della bellezza della natura-materia). Il tutto intriso di lieve erotismo. Come per testimoniare dell'incontro fra due amanti, a volte avvinti l'un l'altro, più spesso crudelmente separati. E nel racconto-viaggio compaiono altre domande: perché la Terra ha subìto tante profanazioni? Cosa spinge l'uomo a far del male ai suoi simili? Qual è la causa dell'eclissi del sacro? Perché le nostre sono divenute civiltà del panico, dell'apparenza, della competizione, della bulimia edonistica e consumistica? Davvero crediamo di poter sconfiggere la morte? Alla fine del viaggio l'autore, nel cercare la sostanza della materia ne riscopre lo statuto animico, nello scandagliare l'essenza dello spirito ritrova la sua dimensione materica.